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Collana 180

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Finalista della XXX edizione del Premio dei Lettori di Lucca, “La trappola del Fuorigioco” è un toccante romanzo che narra la storia di una famiglia che deve fare i conti con il disagio mentale, che irrompe inaspettato nelle loro vite. Un figlio cerca di tenere e di non perdersi nel rapporto sempre affettuoso col padre al quale è stato diagnosticato un severo disturbo mentale. Un racconto lucido, doloroso, emozionante che, attraverso la metafora del calcio, trasmette al lettore l’ovvia e imprescindibile constatazione che nessuno si salva da solo.

«Esiste una retorica della malattia mentale. E i primi a cascarci sono i malati mentali stessi: anche se in genere non hanno idea di cosa significhi esattamente la propria diagnosi, alcuni di essi finiscono infatti per andarne orgogliosissimi: rappresenta per loro una sorta di superpotere, una seconda personalità dotata di energia e volontà illimitate. Qualcosa che li rende sfaccettati, misteriosi, preziosi. Speciali.»
Alberto Fragomeni

Di Amedeo Gagliardi, pedagogista, associazione San Marcellino, Genova Come faccio a continuare a prestare la mia opera come medico, se vengo ucciso come uomo? Con questa domanda posta da Shin-fu, dopo aver assistito alla conquista da parte del nemico della città in cui si trovava il suo ospedale, Franco Basaglia conclude: La maggioranza deviante. Domanda che fa intuire come la rigida divisione del lavoro nella dimensione della cura diventi spesso solo strumento di potere, di oppressione,…

Roma, maggio 1978. In un’Italia ancora scossa per l’omicidio del presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro, il Parlamento approva un disegno di legge dal titolo “Accertamenti e trattamenti sanitari volontari e obbligatori”. Si tratta dell’atto di nascita della riforma psichiatrica, la cosiddetta Legge 180, che stabilisce la chiusura degli ospedali psichiatrici e ridisegna lo statuto giuridico della persona con malattia mentale. La riforma rappresenta il successo di un ampio movimento sociale, formato in larga misura da operatori del settore, che da alcuni anni si battono per la chiusura dei manicomi. Leader di questo movimento è lo psichiatra veneziano Franco Basaglia.

Alla Conferenza Nazionale per la Salute Mentale si è parlato del tema dei diritti. Sulla scia della discussione tenutasi a Roma riproponiamo “Il pensiero lungo. Franco Basaglia e la Costituzione italiana” di Daniele Piccione, un libro che ci spinge a riflettere sull’urgenza di un impegno alle trasformazioni sociali attraverso la forza della Costituzione e che ci richiama alla sfida dell’uscita dalle molte sacche di abbandono e disagio ancora racchiuse nel tessuto sociale del nostro Paese.

Cari amici e amiche, compagni e compagne, operatori e operatrici, cooperatori e cooperatrici, persone con l’esperienza e persone senza alcuna esperienza, mamme e papà, fratelli e sorelle, psichiatri impegnati e in via di disimpegno, cultori e cultrici della materia, giornalisti e giornaliste, insomma tutti e tutte, in occasione della Conferenza Nazionale per Salute Mentale e dei primi dieci anni della Collana 180 abbiamo pensato ad un’offerta speciale per allargare la conoscenza e la diffusione delle…

Presentato lo scorso anno al Salone del Libro di Torino, “All’ombra dei ciliegi giapponesi. Gorizia 1961” è il romanzo di Antonio Slavich edito dalle Edizioni Alpha Beta Verlag. Un racconto autobiografico inedito, testimonianza diretta dei primissimi mesi e anni del lavoro di Basaglia a Gorizia. Il racconto si snoda infatti tra il 1959 ed il 1968, e raccoglie le prime emozioni, le paure, le incertezze e le speranze di due uomini soli che si ritrovano nel manicomio di Gorizia accomunati a un impensabile progetto di cambiamento.
È il 16 novembre 1961 quando Franco Basaglia arriva come direttore del manicomio: Antonio Slavich arriva nello stesso ospedale psichiatrico pochi mesi dopo e si ritrova primo ed unico aiutante del giovane Basaglia.

Il documentario di Erika Rossi “La città che cura” è uscito il 9 maggio in numerose città italiane con lo scopo di comunicare un’esperienza di medicina e di comunità che si è avviata a Trieste e che da anni ha come obiettivo la costruzione di possibilità di cura attorno alle persone ed ai centri periferici. Il modello oggetto del film è raccontato da Giovanna Gallio e Maria Grazia Cogliati Dezza nel libro “La città che cura. Microaree, periferie della salute”, edito Collana 180. Il 22 maggio il film verrà proiettato presso il Cinema Farnese di Roma, a cui seguirà un incontro con Erika Rossi, Maria Grazia Cogliati Dezza, Christian Raimo, Stefano Cecconi, Massimo Magnano e Paolo Ciani.

Non è rinchiudendo il vicino che ci si convince del proprio buon senso. F. Dostoevskij Le nostre oscillazioni. Filosofia e follia (Collana 180 – Archivio Critico della Salute Mentale, Edizioni Alphabeta Verlag, 2019, 96 pp., Euro 12,00) è il nuovo libro di Pier Aldo Rovatti, edizione riveduta e aggiornata di La follia in poche parole, che entra oggi a far parte della Collana 180. La necessità di questa nuova versione, che arriva a quasi vent’anni dalla sua prima…