Sono Elena: non una diagnosi, ma una persona piena di risorse.Nelle librerie è uscito “Sono schizofrenica e amo la mia follia” (Meltemi), un memoir in cui una donna con disturbo mentale racconta la sua storia di emancipazione, riuscita grazie alla cura gentile nei servizi di salute mentale e al sostegno dei suoi familiari.Elena Cerkvenič era laureata in lingue con 110 e lode, era sposata, insegnava tedesco nelle scuole. Poi un giorno, la follia è piombata nella…
di Marina GuglielmiUniversità di CagliariABSTRACTThe history of asylum internment in Italy is an area of Trauma Studies which has yet to be sufficiently studied. Some considerable issues lie at the core of the discourse: the internment in Italian asylums of thousands of people who were not always mentally ill; the invasive psychiatric treatments to which the inmates were subjected; their expulsion from asylums after the approval of Law 180 in 1978. Furthermore, at the end…
Giovedì 20 gennaio 2022, alle 18 sulla piattaforma Zoom e in diretta Facebook sulla pagina di Conferenza Basaglia, Benedetto Saraceno sarà ospite del percorso “Testi/Pretesti” insieme a Nerina Dirindin, Alessandra Oretti e Franco Rotelli per presentare “Un virus classista”. Modera Agnese Baini. “Dopo una limpida e straordinaria carriera ai vertici di una grande organizzazione internazionale, Benedetto Saraceno ci consegna questa ineccepibile lectio magistralis. Chi ci governa, chi fa politica, chi dirige servizi pubblici legga, studi…
di Francesca De Carolis da www.laltrariva.net Cinquemila rose furono piantate nel parco dell’ex ospedale psichiatrico di Trieste quando, fra il 2005 e il 2010, Franco Rotelli, che era allora direttore generale della Asl, ne promosse il restauro. Altrettante ne sarebbero dovute essere piantate, ma… “sono quelle che non ci sono, se spesso alla sera d’estate nel parco non c’è ancora nessuno, se la vita vera, promessa al posto dell’orribile cosa che era lì, non è…
SALUTE MENTALE: TRIESTE PATRIMONIO STRAORDINARIO LA RESPONSABILE SALUTE: DEVE ESSERE CONOSCIUTO E DIFFUSO IN ITALIA Comunicato stampa (DIRE) Trieste, 9 lug. – “Questo modello è un patrimonio di cui il Friuli Venezia Giulia dovrebbe andare fiero e orgoglioso, e che tutta Europa ci invidia”. Così la responsabile nazionale Salute del Pd, Sandra Zampa, ha commentato la visita al sistema della salute mentale a Trieste, insieme al consigliere regionale del Pd Roberto Cosolini e della senatrice…
PER LA RINASCITA.
di Davide Speranza
Un cavallo, di quelli che compaiono nelle storie epiche di Omero, solo che questo è azzurro e non vuole conquistare i troiani, ma cantare la libertà di essere uniti, non è pieno di guerrieri assetati di sangue ma di desideri e speranze. La spiaggia di Santa Teresa farà da culla, il mare da testimone, il pubblico cittadino da protagonista. È “La Rinascita, il Signor Mezzogiorno incontra Marco Cavallo”, lo spettacolo-performance organizzato per la Festa dei teatri di Salerno-Culture per la socialità, ospitato come evento speciale al Campania Teatro Festival diretto da Ruggero Cappuccio (questa domenica ore 17.30). La poesia di Alfonso Gatto si unisce idealmente alla scultura in cartapesta chiamata “Marco Cavallo” realizzata nel 1973 dagli ospiti dell’istituto manicomiale di Trieste allora diretto da Franco Basaglia. Il teatro, la forza dell’immaginazione spronano all’uguaglianza, alla parità umana, mondi altri.
di Mario Novello
Alcune frasi del dottor Di Giannantonio, presidente della Società Italiana di Psichiatria (SIP), riportate dal quotidiano Il Piccolo a proposito del concorso per il Responsabile del Centro di Salute Mentale di Barcola (CSM), mi costringono a intervenire soprattutto per rispetto di tutte quelle persone che si sono affidate e si affidano a un complesso sistema di operatori e operatrici della salute mentale che generosamente affrontano ogni giorno la durezza della realtà e si prendono cura della sofferenza delle persone. Un intervento dovuto anche per rispetto di tutti i Magistrati con i quali dal 1979 abbiamo condiviso e condividiamo tuttora percorsi di democrazia su fronti molto delicati e difficili.
di Antonio Luchetti, psichiatra, Bolzano Il 28 maggio scorso l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha pubblicato le Linee guida sui servizi di salute mentale di comunità. Il sottotitolo recita: “promuovere approcci centrati sulla persona e basati sui diritti”. Alla guida si affiancano sette pacchetti tecnici per lo sviluppo operativo e fattuale di servizi di salute mentale per la crisi, ospedalieri, comunitari, di sostegno tra pari, abitativi e per lo sviluppo di reti complete di servizi.…
Condividiamo qui una lettera aperta, scritta dai familiari al dott. Pierfranco Trincas, vincitore del concorso per Direttore del Centro di Salute Mentale di Barcola (TS).
LETTERA APERTA
con 105 firme di persone con esperienza
Gentile Dottor Trincas,
Chi Le scrive è un gruppo di familiari e di utenti che da molto tempo frequentano il Centro di Salute Mentale di Barcola. Da sempre collaboriamo con quei bravi operatori sanitari per cercare di contribuire a dare ai nostri cari le migliori possibilità di cura, ripresa e, sperabilmente, guarigione. In un clima sempre dialettico, venato negli ultimi anni da non poche preoccupazioni per la percezione di restrizione delle risorse imposte dalle Direzioni Generali e dalla Regione, riteniamo che sostanzialmente le linee portanti degli interventi di cura siano state sempre improntate al rispetto delle nostre esigenze, della libertà e dei diritti, del dialogo ed aperto confronto continuo. In breve sintesi, troviamo che questi interventi di cura e la “politica delle porte aperte” sia una realtà per noi irrinunciabile, così come l’approccio moderno per interventi ad alta integrazione, comprensivi dell’attenzione al lavoro, al reinserimento sociale, alla globalità degli aspetti della vita quotidiana sia dei nostri cari che nostra. Oggi più che mai abbiamo bisogno di forti azioni, in continuità di pensiero ed intenzione, di prese in carico forti, di garanzia e sicurezza che ci sia progresso e mai retrocessione.
Salute mentale, perché è importante salvare la legge Basaglia
L’ultimo libro di Franco Rotelli ripercorre la rivoluzione che ha segnato la storia della psichiatria in Italia. Una riforma che va tutelata
Come ormai di frequente mi accade, la Collana 180 – Archivio critico della Salute mentale di Edizioni Alphabeta Verlag (Merano) mi informa sulle uscite. Di recente ha pubblicato ‘Quale psichiatria? Taccuino e lezioni’, una raccolta di saggi di Franco Rotelli che coprono un arco di quasi quarant’anni. Un libro questo che ho letto senza conoscerne prima i saggi che lo compongono e che sono, sia quelli più lontani nel tempo, sia quelli più vicini, testi di una straordinaria attualità. Ripropongono negli accostamenti più complessi e rivoluzionari, uno splendido affresco di quella che è stata la psichiatria di Franco Basaglia, e che Franco Rotelli ha aggiornato senza fine con le testimonianze teoriche e con le realizzazioni pratiche di una psichiatria che ha continuato a vivere dei grandi ideali.
I lavori raccolti in questo libro, denotano la capacità di scrittura di Franco Rotelli, le sue doti teoriche e pratiche che gli consentono di confrontarsi con temi che sono stati quelli di Basaglia, ma che egli ha continuato, rinnovandone le sorgenti culturali e calandole in un linguaggio e in contesti emozionali diversi da quelli di Basaglia, continuamente citato nel corso dei suoi lavori. La cultura di Rotelli si allarga, direi, ad autori, che non facevano parte spontanea e immediata del pensiero di Franco Basaglia. I testi raccolti ripropongono i grandi temi della psichiatria che ha cambiato il mondo, e che da Gorizia e da Trieste si è diffusa come testimonianza di una genialità, quella di Franco Basaglia, imprevedibile in un mondo, come quello della psichiatria italiana, che è sempre stato sbranato dalle concezioni biologiche più gelide.