di Fabrizio Starace
Ringrazio Keller per il commento all’articolo “Salute Mentale, la mappa del disagio” pubblicato nel Sole24Ore Sanità del 13 febbraio u.s. Le questioni che pone meritano a mio avviso un supplemento di riflessione. Anch’io non credo che “da quando non c’è più il manicomio c’è più gente che soffre”: sarebbe effettivamente paradossale solo immaginare un’ipotesi del genere, e non c’è bisogno di scomodare Sir Michael Marmot per affermare che l’aumento del disagio e dei problemi di salute mentale della popolazione costituisce fenomeno globale che rinvia al più ampio tema delle disuguaglianze e dei determinanti sociali. E tuttavia, chi sia genuinamente interessato a perseguire il benessere della comunità non può non interrogarsi sulla diffusione dei c.d. “disturbi psichiatrici comuni” e sulla reale capacità che il sistema di welfare ha di individuarli, comprenderli, e realizzare le migliori strategie di cura e assistenza.