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Buone e cattive pratiche

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 Il “Tavolo per la Prevenzione e Sicurezza”

Considerazioni in merito alle criticità correlate all’intervento in ambito psichiatrico.  di Luigi Colaianni*

 Una breve storia

Inizierò questo mio breve testo con una storia: nell’autunno del 2008 il Comune di Milano nell’assessorato alla sanità ha istituito un “tavolo di lavoro” sulla «pericolosità sociale» che nel protocollo istitutivo contempla la presenza degli psichiatri responsabili dei dipartimenti di salute mentale delle Aziende ospedaliere di Milano[1] e le forze dell’ordine[2], al fine di far fronte in maniera strategica ed integrata al problema delle alterazioni comportamentali che possono sfociare nella pericolosità sociale

Solidarietà ai cittadini che soffrono di disturbi mentali, alle loro famiglie e a tutti i milanesi; solidarietà agli operatori dei servizi pubblici della salute mentale di Milano. La posizione del Forum lombardo salute mentale sull’istituzione di un “Tavolo Prevenzione e Sicurezza nell’Area della Salute Mentale”, nell’ambito del Piano di zona del Comune di Milano Il “cuore” della proposta di lavoro/cooperazione fra forze dell’ordine e dipartimenti di salute mentale e delle dipendenze patologiche è costituito dalla…

di Anna Poma Proviamo a cambiare punto di osservazione, a guardare a con gli occhi di soffre o ha sofferto di un disturbo mentale la lettura che, indistintamente, è stata data dell’aggressore di Silvio Berlusconi. Intanto le parole. Matto, pazzo, povero idiota, psicolabile. Parole pietrificate dall’assunto che le legherebbe ad una stessa famiglia di significati a cui appartengono, senza dubbio alcuno, altre parole sporche: imprevedibilità, influenzabilità, irresponsabilità, violenza, pericolo. Chi vive la sofferenza mentale sa…

di Luigi Benevelli  A colpire Silvio Berlusconi è stata una persona affetta da un disturbo psichico, pare seguita dai servizi di salute mentale del Policlinico di Milano. Questa sua condizione è stata sottolineata e rimandata da subito e con enfasi da tutti i mezzi di comunicazione, quasi aiutasse a spiegare meglio quanto accaduto. Vale la pena di chiedersi cosa si voglia dire rimarcando con tanta forza una tale notizia. Una delle possibili risposte è che…

di Vito Inserra Cari forensi, non entro nelle questioni, politiche e non, che riguardano il fatto avvenuto ieri a milano al presidente del consiglio; lo considero appunto un accadimento che è compatibile con i comportamenti che una persona ha quando si appresta in una situazione di affollamento e in un momento di manifestazione politica particolarmente intensi come sono da un pò di tempo nel nostro paese, poteva capitare ed è capitato, avrei potuto esserci io…

di Pier Aldo Rovatti A Udine, un paio di anni fa, si consuma un crimine. Un algerino uccide un colombiano a coltellate. Abdelmalek ha una vita travagliata, traumi alle spalle e difficoltà di integrare la propria cultura religiosa al nostro mondo. Usa truccarsi gli occhi con un belletto di nome kajal. Viene deriso da un gruppo di giovani tra cui Novoa. Quest’ultimo gli rivolge l’appellativo di ”frocio”. Abdelmalek si infuria e lo ammazza. Ma ciò…

Quello dello psichiatra pazzo è da sempre un luogo comune che appartiene all’immaginario popolare. Quando però accade per davvero qualcosa di simile, dobbiamo fermarci a pensare. Specialmente se accade nel cuore del Texas, in una cittadella militare che si chiama Fort Hood, zona nevralgica per i rapporti tra gli Stati Uniti e le loro guerre, perché lì si preparano i soldati in partenza per l’Iraq e l’Afghanistan, e lì arrivano i reduci con la loro…

ILSOLE24ORE.COM > Notizie Italia di Elysa Fazzino 29 OTTOBRE 2009 Un giudice italiano scopre il gene dell’omicidio. Libération mette sulla homepage del suo sito una notizia che fa discutere: la Corte d’appello di Trieste ha concesso uno sconto di pena di un anno a un assassino di origine algerina, perché gli ha riconosciuto una «vulnerabilità genetica» che lo predisporrebbe alla violenza. Ma esiste il gene dell’assassinio, si domanda il quotidiano francese. E’ la prima sentenza…

di Davis Fiore Primo caso in Italia: una sentenza della Corte d’Assise di Trieste riduce la pena di un anno a un cittadino algerino, perché «vulnerabile geneticamente». Boyout Abdelmalek aveva accoltellato nel 2007 un ragazzo boliviano, che l’aveva offeso riguardo l’abbigliamento religioso. Ne era nata una colluttazione che era costata la vita a Novoa Perez. L’assassino è ora recluso nel carcere di Verona, ma sulla vicenda gravano ombre inquietanti. 1) La prima domanda che dobbiamo…