Don Virginio Colmegna, Presidente Campagna Salute Mentale:
Carissimi,
“Salute Mentale in Lombardia, è tempo di cambiare!” è una proposta articolata in tanti punti, frutto di un grande lavoro di confronto, di riflessione da parte delle tante associazioni di familiari presenti nella nostra regione, delle realtà sociali e associative della società civile comprese le forze sindacali, delle realtà che gestiscono con spirito solidale molti interventi sul territorio, degli operatori pubblici, delle persone che soffrono e che sono i protagonisti veri di questa campagna di mobilitazione che avviamo.
Di fronte alla grave crisi economica, culturale, istituzionale vogliamo “non lasciarci rubare la speranza” e dare voce al bisogno di salute mentale, di ascolto e cura, di inclusione sociale, di superamento dello stigma.
La prevenzione è una priorità vera che chiede di promuovere con coraggio un impegno rinnovato e innovativo, partendo da coloro che non consideriamo pazienti ma nostri figli, cittadini che chiedono e hanno il diritto ad un’attenzione maggiore.
Ecco perché abbiamo deciso di scuotere un po’ il torpore, la rassegnazione che spesso raggiunge operatori, familiari, persone che vivono la sofferenza dentro la propria esistenza per riportare la questione della salute mentale come questione centrale e all’attenzione delle Istituzioni.
Abbiamo bisogno di un grande cambiamento, di servizi attenti alla persona, aperti tutti i giorni, abbiamo bisogno di ascoltare, di sollecitare, di intervenire laddove ci sono realtà che esprimono ritardi e producono abbandoni. Non è primariamente politica assistenziale, ma una straordinaria e urgente riflessione e impegno di cittadinanza attiva. Ecco perché le associazioni che firmano questo documento chiedono a tutti di sostenere e sottoscrivere questo appello.
Lo chiediamo alle realtà associative e agli operatori, ma vorremmo raccogliere anche firme di singoli cittadini che desiderano essere accanto a chi da anni si impegna affinchè la realtà della salute mentale sia al centro di politiche di cura e non di emarginazione, istituzionalizzazione e abbandono.
In allegato: Il programma e le schede di adesione