“Beppina. Viaggio nella condizione delle donne e nei manicomi di inizio ‘900” 

Autore:  Paola Pierantoni
Editore: Erga
Numero di pagine: 160
Prezzo di copertina: 15,00 euro
Anno di pubblicazione: Maggio 2024
Con i commenti di Loredana Di Adamo e Natale Calderaro

È così che una biografia può guidarci su quello stesso terreno dell’esser-ci, in cui l’umanità perduta poi si ritrova, grazie alla possibilità offerta da chi ci scrive sopra e da chi può continuare a leggere e a narrare. Continuare a dare valore alla storia e poterla riscoprire nella sua attualità, in ogni presente di ogni epoca: questo è il senso del possibile in cui una filosofa psicologa, e uno psichiatra impegnato nel lavoro di distruzione del manicomio, si ritrovano, e in cui credono. Perché non ci siano mai più luoghi attraversati dal silenzio, e affinché ogni dire possa ricevere sempre ascolto. (dalla Postfazione di Loredana Di Adamo e Natale Calderaro, p. 137)

Beppina è un libro che mette insieme la biografia di una famiglia borghese di fine ‘800, l’internamento di Arturo Pierantoni in manicomio e la condizione della moglie Beppina che rimane sola con tre figli. Il libro parla di diritti negati e le lettere mai spedite, come era usuale fare all’epoca, e di una cura mancata. 

“Vi sono lettere per me?” Arturo Pierantoni

L’autrice, Paola Pierantoni, nipote dei protagonisti della storia, non aveva mai saputo dei suoi nonni, e di come la cultura della follia e il destino di una legge, quella del 1904, avesse sconvolto le loro vite. La Pierantoni riesce a ricostruire la storia di vita grazie ad un lavoro di archeologia sanitaria negli archivi preziosi dei manicomi, nei quali era usuale accantonare quanto appartenesse agli internati, comprese le lettere che non venivano spedite. Come afferma Natale Calderaro, medico, psichiatra e protagonista della Riforma, se ci fosse stata la legge 180 la storia di Beppina ed Arturo sarebbe stata diversa.

“La distruzione dell’Ospedale Psichiatrico come luogo di istituzionalizzazione” 

Primo Congresso Internazionale di Psichiatria Sociale, Londra 1964 Franco Basaglia

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