La campagna di comunicazione riguarda la lotta all’esclusione sociale dei soggetti con vulnerabilità sociale, psichica e fisica. La marginalità in cui si trovano a vivere è allarmante, soprattutto nel sud, dove mancano, oltre che strutture adeguate per permettere a un individuo di poter vivere appieno la propria esistenza in un contesto di normalità e di relazioni, anche momenti di apprendimento e formazione.
I Centri di salute mentale sono in una condizione di crisi permanente: sprechi inutili, mancanza di risorse e personale, scarsa presenza sul territorio, difficoltà enorme nell’intercettare e prevenire il disagio mentale e sociale. Ci troviamo di fronte a una politica sanitaria incapace di programmare percorsi differenti dal semplice ricovero in “strutture”.
Lo scopo della campagna è di coinvolgere i cittadini, il settore pubblico e privato verso un cambiamento culturale che vada nella direzione della presa in carico globale delle persone e nella necessità di implementare forme di cura e di riabilitazione differenti.
L’idea è comunicare un altro modo di prendersi cura delle persone con problemi sociali e di salute mentale attraverso la diffusione del Budget di Salute (BdS).
Il Budget è il dispositivo operativo e lo strumento finanziario che permette la realizzazione di Progetti Terapeutici Riabilitativi Personalizzati, che agiscono contemporaneamente su quattro aree: apprendimento/espressività, formazione/lavoro, casa/habitat sociale, affettività/socialità. Essi rappresentano i principali determinanti sociali della salute e sono parte integrante dei diritti di cittadinanza garantiti dalla Costituzione (art, 2,3,4,32, 118 u.c.).
La campagna vuole denunciare gli sprechi inutili nel settore della salute mentale, sensibilizzare le ASL all’uso del Progetti Terapeutici Riabilitativi Personalizzati (Bds) non solo nella realtà di riferimento ma nell’intero territorio nazionale, responsabilizzare cittadini e istituzioni con lo scopo di stimolare il cambiamento degli atteggiamenti e dei comportamenti nei confronti delle persone che vivono l’esperienza del disturbo mentale.
La proposta utilizzerà una tipologia di comunicazione immediata e diretta volta a focalizzare esplicitamente la diffusione delle buone pratiche.
Il messaggio della campagna di comunicazione è di far capire che un’altra via è possibile, un altro modo di fare salute esiste per coloro che si trovano in una condizione di disabilità.