Ho letto l’articolo su” Il Centro” (vedi) e sento il dovere di diffondere questa nota. Non conosco i particolari della vicenda criminosa che vede protagonista un uomo di Popoli che ha ucciso il padre, non conosco la diagnosi sulla stessa persona e tanto meno il progetto terapeutico per cui il parricida sarebbe in carico al Dipartimento di Salute Mentale di Pescara attraverso il Centro di Salute Mentale di Tocco Casauria.
Ciò che colpisce è la disinvoltura con la quale nell’articolo si parla di atto di follia associando il crimine al fatto che l’omicida sia in cura presso un Centro di Salute Mentale, secondo un binomio malattia mentale-reato, tanto frequente quanto non dimostrato né dimostrabile.
Riguardo poi all’affidamento al padre in quanto incapace di intendere e volere sembra alquanto strano oltre che non percorribile giuridicamente né “clinicamente”. L’affidamento di persona incapace di intendere e volere e quindi giudicata pericolosa socialmente viene fatto dal Magistrato a seguito di certificazione psichiatrica e conseguentemente di misura di sicurezza, disposta dal Giudice per persona rea e non punibile in base al codice Rocco per infermità mentale. Questa persona ha commesso un grave crimine e per questo deve essere giudicata e deve scontare una condanna. Sempre nel giornale si riporta la notizia di accordo fra la Regione Abruzzo e la Regione Molise per la costruzione di una struttura di cura-reclusione da utilizzare per i prossimi dimessi dall’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Aversa. Le dimissioni per legge dovranno completarsi il 31 marzo 2014, con la chiusura definitiva degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, “vergogna nazionale per un paese appena civile” (parole del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano).
I cittadini abruzzesi attualmente ristretti nell’OPG di Aversa sono 9, i cittadini molisani sono 3 e non tutti hanno la “pericolosità sociale” e la Regione Abruzzo con delibera neanche passata in Consiglio decide di impegnare tutti i 4 milioni e 400.000 euro per ristrutturare a Ripa Teatina un Eco-mostro di migliaia di metri quadri, parzialmente pericolante e collocato in una collina isolata piuttosto che impiegare i fondi per le strutture dei Dipartimenti di salute Mentale, per quei Centri di Salute Mentale che versano in condizioni di degrado nelle mura e negli arredi, con personale sanitario numericamente insufficiente, che tengono aperto a stento l’ambulatorio per massimo 6 ore al giorno con chiusura il sabato e la domenica, con attività minimali sul territorio, a casa delle persone, dove le persone vivono e lavorano.
Il Centro di Salute Mentale di Tocco Casauria lavora nelle condizioni descritte e con gli orari di apertura neanche sulle dodici ore quando la Commissione Parlamentare di inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale (Commissione Marino) nella relazione conclusiva raccomanda Centri di Salute Mentale h24, aperti quindi nelle 24 ore di tutti i giorni dell’anno, per un servizio di salute mentale che cura le persone con progetti personalizzati e che non abbandona i pazienti nei giorni festivi, che non fornisce solo risposte ambulatoriali su appuntamento e talvolta solo farmacologiche.
Il Presidente della Regione e l’Assessore alla Sanità propongono e propagandano un Mini-Manicomio dove rinchiudere le persone e dove aumentare l’offerta di posti per determinare l’aumento della domanda. In tal senso come Comitato stopopg, CGIL e Forum Salute Mentale abbiamo presentato documenti e richieste alla Regione, ricevendo risposte volutamente confuse e cattive pratiche politiche come la decisione di costruire in Abruzzo un nuovo Manicomio.
Il referente Comitato StopOpg per l’Abruzzo Alessandro Sirolli
-Associazione 180amici l’aquila –
http://ilcentro.gelocal. it/pescara/cronaca/2013/08/07/news/uccide-il-padre-con-una-coltellata-dramma-nel- pescarese-1.7542838