Di Emily Menguzzato
Trieste- Cinquecento persone, da tutto il mondo. A parlare di diritti e di democrazia, a riflettere sulla centralità dei bisogni e dei desideri: a interrogarsi su tutto ciò che si immagina negato alle persone con disturbo mentale. Si conclude oggi al Parco di San Giovanni il seminario internazionale “Democrazia e Salute Mentale di comunità”, organizzato dal Collaborating Centre dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per la ricerca e la formazione e dal Dipartimento di Salute Mentale di Trieste. Tre giorni di conferenze, workshop ed eventi paralleli che hanno coinvolto soggetti e organizzazioni “impegnati nel cambiamento”.
Giovedì scorso, ai saluti delle autorità e all’apertura di Roberto Mezzina, è seguita una riflessione coordinata da Massimo Cozza sulla legge Basaglia con l’intervento di Franco Rotelli sulle responsabilità condivise per l’allargamento dei diritti.Allo stesso tavolo, il costituzionalista Daniele Piccione ha attraversato i punti chiave, spesso misconosciuti della legge 180; infine Silva Bon, di Articolo 32, ha raccontato la sua potente esperienza diretta. Una tavola sulle criticità di oggi e di allora, e sugli elementi che possono essere ripresi e rilanciati, ha poi coinvolto Gisella Trincas, Don Mario Vatta, Mario Novello, Alberta Basaglia, Marco Bertoli, Ivan Brajnik. Il pomeriggio ha visto protagoniste diverse realtà di oltreconfine. Grecia, Lapponia Occidentale, Spagna, Francia, Portogallo, Argentina e Brasile. La prima giornata si è conclusa al tramonto, con la presentazione de “La rivoluzione dentro” di Francesco Stoppa, che ha dialogato con Peppe Dell’Acqua, Mario Colucci e Fabiana Martini sulla preziosa raccolta di esperienze scritte da psichiatri, filosofi e scrittori ma anche da operatori del territorio, meno conosciuti, che si occupano di salute mentale.
Il focus di ieri ha guardato con attenzione alle esperienze locali e alla deistituzionalizzazione, in particolare alle riforme dell’Est Europa e alle buone pratiche diffuse nel mondo, anche laddove il reddito limitato rende più difficoltosa l’apertura delle strutture di stato. Gli incontri della mattinata di venerdì sono stati moderati da Fabrizio Starace e da Gian Luigi Bettoli.
Nel pomeriggio, Giovanna Del Giudice ha coordinato un’intensa conversazione sulle REMS e sulle nuove marginalità. Il secondo appuntamento di “Democrazia e salute mentale di comunità” è terminato poi con un evento collaterale: Piero Cipriano ha presentato il suo libro “Basaglia e le metamorfosi della psichiatria”, dialogando con Alessia De Stefano e Giovanna Del Giudice, in un incontro guidato da Anna Sardo.
Oggi, dopo una mattinata rivolta a politiche, leggi e diritti del futuro, è attesa la chiusura di Roberto Mezzina e, nel pomeriggio, prenderà vita una riflessione sulle esperienze di cooperazione e associazionismo.