“I sapori dell’incontro” è un progetto di scambio culturale e professionale tra utenti dei Centri Diurni “San Paolo” e il Centro Diurno “Villa Lais” impiegati nel laboratorio di gastronomia e tessitura, e alcune donne etiopi che usufruiscono dei programmi di formazione professionale offerti dall’associazione partner di Mums for Mums.
Il Centro Diurno “San Paolo” e il Centro Diurno “Villa Lais” , che afferiscono al Dipartimento di Salute Mentale della ASL Roma C si occupano della riabilitazione e del reinserimento sociale di utenti dei servizi psichiatrici, particolarmente di quelli con una lunga storia psichiatrica alle spalle.
Da diversi anni si occupano di promuovere un approccio alla malattia mentale, che non sia colmo di pregiudizi e stereotipi. Per questo organizzano eventi “straordinari”, oltre al proprio lavoro quotidiano, per attuare una efficace inclusione sociale di persone con difficoltà.
Hanno ideato il progetto “I sapori dell’incontro” con lo scopo di attuare un ulteriore passo verso la piena realizzazione della riforma psichiatrica iniziata con l’approvazione della Legge 180 per l’abolizione dei manicomi e delle strutture coercitive nei confronti delle persone con disagio psicologico.
Si tratta di un progetto di scambio culturale e professionale tra utenti del Centro Diurno impiegati nel laboratorio di gastronomia e tessitura, e alcune donne etiopi che usufruiscono dei programmi di formazione professionale offerti dall’associazione partner di Mums for Mums, ONG etiope nata a Mekele nel 2001, che interviene a favore delle categorie più svantaggiate della società, giovani mamme capofamiglia e malati di HIV. Organizza corsi di formazione in vari ambiti (cucito, ricamo, cucina) rivolti alle donne, con l’obiettivo finale di renderle economicamente autosufficienti.
L’idea di un progetto in Etiopia nasce dalla volontà di abbinare due aspetti importanti: da una parte il confronto per gli utenti e gli operatori del DSM, con una realtà diversa, e dall’altra la possibilità di rendersi utili e attivi in una società diversa rispetto a quella in cui si vive abitualmente. La scelta della controparte locale si è basata sul fatto che essa svolge a Mekele attività di formazione simili a quelle svolte in Italia dal Centro e che tali attività formative si rivolgono a persone svantaggiate ed emarginate dalla società. Il progetto è strutturato intorno alla tradizioni di due Paesi e all’incontro fra il sapere di due Popoli. Come viene meglio specificato nel progetto, questo incontro ha una valenza terapeutica, simbolica e di cooperazione.
Il progetto, finanziato dal Comune di Roma vede l’integrazione di varie realtà istituzionali italiane ed etiopi, si realizzerà nel mese di Novembre 2009.
Tratto da: http://www.superabile.it/