E’ giunto a compimento in questi giorni l’articolato processo di revisione e modernizzazione dell’area della salute mentale dell’AUSL di Cesena. Infatti con impegno e determinazione dapprima si è provveduto a ridefinire, in coerenza alle indicazioni e leggi regionali, le caratteristiche dell’area della Riabilitazione e il suo adeguamento alle necessità delle persone in carico al servizio e successivamente si sono riconsiderati, nell’ottica del miglioramento dell’accessibilità ai servizi, i Punti di Accesso Facilitato (ambulatori) sia nel Distretto di Cesena Savio che in quello Costa Rubicone. Cosi, oltre ad avviare il nuovo PAF con Centro Diurno presso la sede ex Cocif di Savignano, è stato anche aperto il PAF di Gambettola. La ristrutturazione a Savignano si è caratterizzata per una forte attenzione ai principi della gradevolezza dei luoghi di cura creando ambienti e ambulatori tesi alla creazione di sempre maggiore vicinanza fra utenti e operatori, coerentemente agli obiettivi di inclusione sociale, superamento dello stigma e rispetto dei diritti delle persone. Un cenno a parte deve essere dedicato al PAF di Gambettola che è collocato nella stessa sede ove operano i Medici di medicina Generale favorendo in tal modo il contatto e la condivisione con i colleghi per una sempre migliore risposta terapeutica per gli utenti. Contestualmente sono in funzione i PAF di Cesenatico, di Mercato Saraceno e San Piero in Bagno ed i tre di Cesena. Operativamente ogni PAf dispone di una propria microequipe composta da medici, infermieri e all’uopo lo psicologo e assistenti sociali (due per ogni Distretto). In tal modo, la responsabilizzazione diretta e specifica delle microequipe che operano ognuna per 5 giorni alla settimana per 6 ore al giorno, ha favorito da un lato l’offerta alla popolazione di un chiaro e definito referente della salute mentale, dall’altro una maggiore connessione con gli EELL ed il territorio al fine di migliorare gli interventi terapeutici riabilitativi basati sul miglioramento della qualità della vita delle persone e il sostegno alle fatiche delle famiglie. Nel frattempo a Cesena, sede centrale delle attività per la salute mentale, si dava corso alla ristrutturazione delle “Palazzine” creando gradevoli luoghi di ascolto, cura, riabilitazione ed assistenza, attivando il nuovo Centro Diurno e gli spazi idonei all’ospitalità anche notturna per 6 persone. Proprio nei giorni scorsi, dopo aver opportunamente avviato corsi di formazione per i nuovi operatori del CSM 24 Ore di Cesena, le prime due persone con problemi di salute mentale hanno potuto iniziare un percorso riabilitativo che considerasse per le loro particolari necessità, l’attività presso il CD, una osservazione e presenza medica e l’ospitalità anche nella notte. Al CSM 24 Ore le porte sono aperte, le persone sono libere e vivono la loro esperienza in ambienti a caratteristica quasi domestica, piacevole, calda ed accogliente. Cosiccome pensato nel progetto del direttore della Unità Operativa CSM Dott R Bosio, il CSM 24 ore non è il luogo dell’obbligo alla cura, bensi uno spazio di aiuto, di riabilitazione di condivisione. Un luogo dove i famigliari possono accedere in qualsiasi ora del giorno, un luogo in parte autogestito dagli stessi utenti proprio come ognuno di noi fa a casa propria. L’obiettivo è il recupero delle abilità perdute, il raggiungimento della migliore autonomia possibile per una buona qualità della vita. La caratteristica di apertura al mondo del CSM si estrinseca nei diversi progetti che sono stati attuati al di fuori del CSM stesso, dal Teatro alla Barca e alla Radio, negli inserimenti lavorativi, nel sostegno alle famiglie, ma anche nelle articolate attività interne ai CD, alle feste e alle tombolate di Natale assieme ai laboratori artistici condotti dagli educatori, infermieri e dal Maestro Tinin Mantegazza. L’attenzione alle necessità dei famigliari ha permesso di avviare importanti collaborazioni e incontri sia con il Comitato Utenti e Famigliari sia con l’Associazione Se questo è un Uomo e con l’Associazione Porte Aperte a cui sono stati, sia a Cesena che a Savignano attribuiti spazi per una loro attiva presenza. Potremmo pertanto concludere con soddisfazione che l’impegno profuso dall’AUSL di Cesena verso le persone con Disagio Mentale ha portato alla creazione di un sistema di cura e di offerta di servizi estremamente articolato e graduato nella intensità delle risposte alle diverse necessità garantendo: più di 100 posti nelle strutture riabilitative con assitenza dalle 24 alle 6 ore al giorno, 6 Punti di Accesso Facilitato sul Territorio e tre in Cesena ognuno con microequipe specifica, un Centro Diurno a Savignano frequentato da più di quindici di utenti, un Centro Diurno a Cesena alle cui attività partecipano circa 20 persone, sei posti letto per programmi complessi riabilitativi che permettono ospitalità notturna anche come momento di cura per disagi tali da non necessitare di ricovero presso il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura superando in parte anche il ricorso all’Ospitalità in Ospedali Privati. Se a ciò aggiungiamo i quindici posti letto dedicati alle situazioni cliniche più gravi presso l’SPDC, si può certamente affermare che l’AUSL di Cesena ha fortemente investito e attivato risorse dedicate alla promozione cura e riabilitazione dei circa 4000 utenti dei servizi di salute mentale con un progetto oggi giunto al momento operativo per risposte esaudienti sia dal punto di vista delle strutture, moderne e aggiornate, sia per ciò che concerne i programmi proposti coerenti alla più attuale letteratura scientifica.