AVERSA – All’appuntamento, organizzato ad Aversa il 14 e 15 gennaio, dal Forum salute mentale, con CGIL e FP CGIL, Comune di Aversa, Conferenza permanente per la salute mentale nel mondo, hanno partecipato oltre cinquecento persone. Settantadue gli interventi, di un dibattito appassionato e approfondito, che ha tracciato la strategia per il supermanto degli OPG. Sono state particolarmente emozionanti le drammatiche testimonianze di tre cittadini reclusi nell’OPG. Tutti gli interventi dovranno ora essere resi pubblici.
Di grande significato l’intervento del senatore Marino, che ha confermato gi impegni della Commissione parlamentare da lui presieduta, per la chiusura definitiva degli OPG. Strutture che appaiono come un vero e proprio oltraggio alla coscienza civile del nostro Paese, per le condizioni aberranti in cui versano 1300 nostri concittadini, 300 dei quali potrebbero uscirne fin da ora. Alla Commissione d’inchiesta il Forum chiederà subito un confronto per offrire la necessaria collaborazione.
L’Assemblea nazionale del Forum ha ribadito che la chiusura degli OPG è possibile, in tempi rapidi, utilizzando e applicando la legislazione vigente, in primo luogo il DPCM del 2008 che ha avviato il passaggio di questi istituti dal Ministero di Giustizia a quello della Salute e l’avvicinamento progressivo dei pazienti alle Regioni di residenza. In particolare, al Governo e alle Regioni è richiesto un impegno per sostenere l’avvio di progetti personalizzati per la cura e per il ritorno dei cittadini internati nella propria comunità.
Per questo il Forum e le associazioni che hanno promosso l’iniziativa, chiameranno in causa formalmente il Governo (Ministeri della Salute e della Giustizia) e la Conferenza delle Regioni, chiedendo l’apertura di uno specifico confronto.
L’azione nei confronti delle istituzioni va però sostenuta con una mobilitazione, per questo si sta valutando di lanciare una campagna per dare «un volto e un nome» ai cittadini internati negli OPG: come nei casi in cui viene richiesta la liberazione di ostaggi e di prigionieri detenuti illegalmente.
E’ stato detto infine che serve mobilitare e sostenere i servizi per la salute mentale: con Centri di salute mentale aperti 24 ore, integrazione tra servizi, forte partecipazione innovativa della cooperazione sociale e risorse finalizzate come il progetto terapeutico riabilitativo personalizzato. Anche per questo CGIL e FP CGIL hanno annunciato due appuntamenti: uno dedicato agli operatori, per discutere su «come si lavora per la salute mentale» e un altro dedicato a «Salute e carcere», sul passaggio dell’assistenza ai detenuti al Servizio Sanitario Nazionale, indispensabile anche per «svuotare» gli OPG.
Si tratta di realizzare davvero ciò che è stato scritto nel manifesto di convocazione del Forum: «l’OPG può diventare un ricordo e stupire come terribile armamentario nel museo degli orrori della scienza del recente trascorso secolo». E’ imminente anche la pubblicazione del documento «conclusivo» del VI Forum.
CGIL.it
(dal Diariodelweb, Martedì 18 gennaio 2011)