PESCARA – Non solo strutture fatiscenti, maltrattamenti, e totale assenza di percorsi di riabilitazione psichiatrica. Nel complesso di Villa Pini che ospitava pazienti con problemi psichiatrici, si profilano anche “nuove ipotesi di reato”, dall’appropriazione indebita o circonvenzione di incapaci per i libretti pensionistici di molti ammalati, allo smaltimento illecito di rifiuti tossici.

È quanto emerso dall’audizione di Francesco Zavattaro, direttore della Asl di Lanciano-Vasto-Chieti, Giuseppina Iovine, curatrice fallimentare del gruppo, e Nicola Petruzzi, attuale affittuario della struttura principale, da parte della commissione d’inchiesta sul servizio sanitario nazionale guidata da Ignazio Marino, come riferito dallo stesso senatore del Pd.

“Ci sarà una nuova convocazione del Governatore dell’Abruzzo, Gianni Chiodi, e del sub-commissario Giovanna Baraldi – ha annunciato Marino al termine dell’audizione – perchè abbiamo avuto la sensazione di una Regione che per 20 anni si è dimenticata di un’area importante della sanità come quella psichiatrica” e che ora “sta subordinando nella nuova pianificazione alla ricerca dell’eccellenza in sanità il solo rientro economico”.

“Il dirigente della Asl – ha spiegato Marino – ci ha parlato dei libretti della pensione di diversi ammalati entrati in possesso di terzi che riscuotevano per loro la pensione”, mentre “la curatrice fallimentare ci ha spiegato di essersi accorta, una volta entrata in carica, che a causa del mancato pagamento dei fornitori lo smaltimento dei rifiuti tossici da parte della precedente amministrazione avvenire senza rispettare alcuna normativa. Non sappiamo nemmeno dove siano stati smaltiti”. Tutte notizie per le quali “sto già scrivendo una lettera alla Procura della Repubblica”.

La commissione, ha concluso Marino, “non si fermerà finché tutto sarà risolto. Chiodi e Baraldi ci devono intanto spiegare quale futuro ha la psichiatria in Abruzzo”.

(da Abruzzoweb.it)

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