«La deontologia professionale è racchiusa in una semplice e difficile parola: onestà». Ne era convinto Indro Montanelli, ne sono convinti coloro, giornalisti in testa, che da 6 mesi stanno lavorando alla promozione di un codice deontologico per informare «con onestà» sui temi della salute mentale. È la Carta di Trieste, abbozzata durante il meeting triestino “Che cos’è salute mentale” del febbraio scorso e lanciata a giugno in occasione del convegno “Impazzire si può”. Al momento una bozza, benché a buon punto, da sottoporre al vaglio di tre soggetti: giornalisti, cittadini direttamente coinvolti e operatori della salute mentale. Si incontreranno a ottobre nella sede della FNSI a Roma per fare il punto sul documento. Ce ne parla Santo Della Volpe, redattore capo del TG3, tra i fondatori di Articolo 21 e, a quanto pare, anche della Carta di Trieste. Mara Mazzola ha inoltre raccolto le opinioni di alcuni, tra giornalisti, operatori socio-sanitari e soggetti coinvolti nella questione della salute mentale che hanno partecipato all’incontro triestino.
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