da CGIL, Funzione Pubblica, Milano:

Il Comune di Milano assieme alle sei Aziende Ospedaliere milanesi in cui è presente un Dipartimento di Salute Mentale, alla ASL di Milano, alla Polizia di Stato, all’Arma dei Carabinieri e alla Polizia Locale hanno siglato un accordo relativo alla istituzione del cosiddetto “Tavolo prevenzione e sicurezza nell’area della salute mentale”.

Viene, di fatto, riproposto quanto tentato di fare nell’autunno-inverno del 2008-2009 con il cosiddetto “Tavolo sulla pericolosità sociale”. Tentativo fallito grazie alla reazione delle associazioni dei famigliari, di alcuni Consiglieri comunali, del Forum Salute Mentale della Lombardia e della CGIL.

Il “Tavolo” ha quindi conosciuto modifiche, che però si sono limitate alla nuova denominazione, non modificando sostanzialmente la materia dell’accordo ma anzi, per alcuni versi, peggiorandone il contenuto.

Il documento, unitamente alla “Premessa” all’accordo, continua ad ignorare i veri problemi del sistema di salute mentale milanese esprimendo invece in ogni sua parte la solita e semplicistica ossessione securitaria ormai da anni al centro della attenzione e della azione della amministrazione comunale.

A titolo esemplificativo nella cosiddetta “Premessa” sono declinate le applicazioni operative del tavolo.

Il primo capoverso “Coordinamento e rafforzamento della rete dei servizi” si può riassumere in una serie di buone intenzioni e di raccomandazioni ai servizi di lavorare meglio e più intensamente sui casi “a maggior rischio di passaggio all’atto”, senza, naturalmente fare alcun cenno alla clamorosa mancanza di risorse umane, finanziarie e strumentali che dovrebbero garantire tali incrementi di attività.

Il meglio viene raggiunto nel secondo capoverso “Pianificazione e realizzazione di un percorso di formazione delle Forze dell’Ordine” quando dopo aver riconosciuto con palese soddisfazione che “… la percezione della persona affetta da disturbi mentali da parte degli operatori di Polizia si è evoluta da quella di devianza a quella di cittadini ammalati…” si afferma  che “Alle Forze dell’Ordine è deputato il riconoscimento dei cittadini affetti da disturbi mentali nelle situazioni di emergenza e la scelta del percorso da seguire.”

La CGIL chiede a tutte le istituzioni coinvolte di agire concretamente per reperire adeguate risorse umane, economiche e strumentali per fare fronte ai veri bisogni delle persone affette da disagio mentale (in Lombardia assolutamente insufficienti) senza perder tempo e risorse inseguendo derive securitarie inutili e populiste.

Per informare gli operatori dei vari DSM e decidere assieme quali percorsi intraprendere per sostenere le nostre richieste e bloccare il tentativo di ridurre la psichiatria territoriale a “braccio sanitario” delle Forze dell’Ordine (e gli operatori stessi ad un ruolo di mera segnalazione delle situazioni a rischio e di custodia dei presunti “pericolosi”),

vi invitiamo a partecipare all’Assemblea degli operatori dei DSM che si terrà il 12 Maggio 2010 alle ore 14.00 presso la Camera del Lavoro di Milano, sala De Carlini.

All’Assemblea sono state invitate anche le Associazioni di familiari del milanese che si occupano di salute mentale.

fpmi

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