Roma, 20 dic. – (Agi) M. T., 45 anni, tossicodipendente, gravemente ammalato, venerdi’ scorso si e’ ucciso impiccandosi nella sua cella del carcere di Salerno. Si tratta del sessantanovesimo recluso che si toglie la vita dall’inizio dell’anno. Viene cosi’ eguagliato il triste “record” del 2001: il numero piu’ alto di detenuti suicidi nella storia della Repubblica. Il totale dei detenuti morti nel 2009 sale cosi’ a 171. E’ quanto comunica l’Osservatorio permanente sulle morti in carcere. Negli ultimi 10 anni nelle carceri italiane sono morte 1.560 persone, di queste 558 si sono suicidate. Per la maggior parte si trattava di persone giovani, spesso con problemi di salute fisica e psichica, spesso tossicodipendenti. Negli anni 60, fa notare l’associazione, i suicidi in carcere erano 3 volte meno frequenti di oggi, i tentativi di suicidio addirittura 15 volte meno frequenti. Oggi il 30% dei detenuti e’ tossicodipendente, il 10% ha una malattia mentale, il 5% e’ sieropositivo hiv, il 60% una qualche forma di epatite. Ma le misure alternative alla detenzione vengono concesse con il contagocce: prima dell’indulto del 2006 c’erano 60.000 detenuti e 50.000 condannati in misura alternativa; oggi ci sono 66.000 detenuti e soltanto 12.000 persone in misura alternativa. Piu’ della meta’ dei detenuti sono in attesa di giudizio, mentre 30.500 stanno scontando una condanna: di questi quasi 10.000 hanno un residuo pena inferiore a 1 anno e altri 10.000 compreso tra 1 e 3 anni.
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