Siracusa- Antonio Galioto, segretario generale dell’Ugl di Siracusa, interviene sulla riapertura del reparto di diagnosi e cura psichiatrica dell’ospedale di Augusta, denunciando la non completa veridicità di quanto dichiarato dall’Azienda sanitaria provinciale. L’ente ha dichiarato di aprire un servizio nuovo omettendo, come si legge in una nota ufficiale diramata agli organi di stampa, di dire che i medici impegnati sono gli stessi che dovrebbero assicurare anche l’assistenza territoriale, ai quali è da 4 anni tolta ogni possibilità di carriera e di progressione economica non essendo ancora state effettuate le nomine di dirigenza, ai quali viene aumentata la pressione e lo stress impegnandoli in sempre maggiori compiti senza che gli organici siano adeguati ai servizi che si dichiara di offrire.
La UGL territoriale, con il conforto della componente medica e del Comparto, si oppone fortemente al perdurare della erogazione di una assistenza psichiatrica che continua a penalizzare la presenza territoriale di psichiatri ed altri operatori della salute mentale, che oltre a rendere meno efficace la qualità dell’intervento, comporta enormi aumenti di costi per l’assistenza ospedaliera e sofferenze per i pazienti e per le loro famiglie.
A tal fine il sindacato aretuseo ha comunicato l’attivazione di una commissione che esaminerà tutte le omissioni in atto compiute dalla Azienda sanitaria provinciale nei confronti della normativa vigente, la quale avrà il compito di stilare un documento che sarà la base di tutela legale per i dipendenti della Salute mentale e per i familiari che volessero essere tutelati e rimborsati per le gravi difficoltà derivanti dalle suddette omissioni.
Tutto ciò accade, conclude Galioto, perché da un anno il Servizio salute mentale è stato privato della figura di Coordinamento provinciale proprio per potere, a nostro parere, essere scientificamente demolito e svilito, assegnando ai privati fette di competenza dell’assistenza pubblica.