(AGI) – Roma, 16 dic. – Il convegno odierno “Psichiatria in Italia: attualita’ e prospettive” organizzato e promosso dall’Associazione Faresanita’ ha rappresentato una tappa obbligata del percorso di riforma dell’assistenza psichiatrica e della Legge 180 (Legge Basaglia) del 1978. A 31 anni dall’entrata in vigore della legge diventa inderogabile avviare un percorso di riforma in quanto: “E’ il progresso della scienza medica che impone di trasformare e migliorare anche alla luce dei risultati raccolti in questi anni l’assistenza psichiatrica fino a rivedere la normativa nella direzione dei pazienti e delle loro famiglie. Ma anche dei cittadini tutti – ha dichiarato il presidente dell’Associazione Faresanita’ Pierfrancesco Dauri all’apertura dei lavori -. Grazie alla ricerca siamo in grado di definire i deficit organici che provvedono alle causalita’ della malattia psichiatrica. In questo contesto e’ doveroso l’aggiornamento degli approcci medici e un’assistenza continua conforme alle mutate esigenze dell’attuale tessuto sociale: presupposti in grado di deideologizzare l’attuale legge”. Quanto alle modalita’ giuridiche dell’approccio assistenziale queste vengono garantite con tempestivita’ e specificita’. “Gli aspetti giuridici della proposta di legge vanno a garantire la tutela della persona affetta da patologia psichiatrica – ha aggiunto l’avvocato Laura Frattari -. In particolare sono previsti strumenti controllo gestiti direttamente dal singolo servizio sanitario regionale sia per i servizi che in base alle necessita’ territoriali. Queste modalita’ di intervento accorciano i tempi di risposta e quindi i tempi di attesa rendendo piu’ immediata e mirata la cura”. “Maggiori garanzie di assistenza si avrebbero con l’attuazione dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) in psichiatria – ha sostenuto il professore Giuseppe Nicolo’, direttore di Struttura Complessa del Dipartimento di Salute mentale dell’Asl Roma G -. Cosicche’ alla luce delle esperienze cliniche e’ prioritario istituire, ogni 500.000 abitanti, un centro regionale interdisciplinare (tossicodipendenze/salute mentale/ materno infantile) possibilmente misto tra universita’ e servizi territoriali per la diagnosi e il trattamento precoce degli esordi psicotici nonche’ il monitoraggio dei suicidi”. Nello specifico percorso integrativo tra Universita’ e Servizi territoriali si inserisce il professore Paolo Girardi, docente di psichiatria all’Universita’ La Sapienza di Roma per la II Facolta’ di Medicina che chiede di formulare provvedimenti legislativi ed atti amministrativi in capo a Governo, alle Regioni e alle Aziende sanitarie. (AGI) Pgi