Milano, 15 dic. (Adnkronos/Adnkronos Salute) – Nel 2010 la Regione Lombardia mettera’ a disposizione 20 milioni di euro in piu’ rispetto al 2009 per l’area psichiatrica, destinando dunque al settore il 5% delle risorse del Fondo sanitario regionale. Lo ha annunciato oggi il presidente lombardo Roberto Formigoni, intervenendo con l’assessore alla Sanita’ Luciano Bresciani al convegno ‘Lombardia per la salute mentale – Sviluppo e innovazione dei modelli clinico-organizzativi in psichiatria’.
L’incontro – si legge in una nota del Pirellone – e’ stato organizzato per discutere e approfondire le piu’ importanti azioni realizzate negli ultimi anni, a partire dal Piano regionale Salute mentale del 2004, che ha poi portato ad approvare norme attuative per gli anni successivi e le Linee di indirizzo regionali per il triennio 2009-2011. Due i “punti cardine” indicati da Formigoni come riferimenti per l’azione in questo campo: la centralita’ del cittadino e il sostegno al tessuto di relazioni in cui vive. “Il percorso legislativo seguito da Regione Lombardia – ha aggiunto – ha disegnato una nuova politica di assistenza psichiatrica finalizzata a facilitare l’accesso ai servizi e a favorire lo sviluppo di una psichiatria di comunita’, che non abbandoni i malati, ma li renda protagonisti delle terapie, grazie al ricorso a sistemi innovativi come i contratti di cura e i trattamenti individuali”, ha precisato il presidente.
“Abbiamo sviluppato il tema dell’integrazione – ha proseguito – in una logica di sussidiarieta’ tra i diversi soggetti, istituzionali e non, coinvolti nella tutela della salute mentale. Proprio la capacita’ di coinvolgere nell’assistenza dei nostri concittadini piu’ fragili non solo le istituzioni, ma anche il vasto mondo del privato sociale, rappresenta un grande risultato”. Per offrire un servizio migliore e sempre piu’ adeguato – evidenzia la nota – la Regione ha inoltre perseguito la riorganizzazione dei percorsi di cura. Bresciani ha sottolineato che “l’orientamento alla territorialita’ e’ una conquista importante, ma e’ un percorso da sviluppare ulteriormente”. Altro tema toccato dall’assessore e’ stato quello della prevenzione: “Non e’ facile prevenire il disagio sociale – ha detto – ma questo e’ sicuramente un ambito da sviluppare maggiormente in una logica di concerto e di sussidiarieta’ orizzontale e verticale, unendo anche le forse e le competenza di diversi assessorati regionali”.