Si è svolta il 12 dicembre l’Assemblea promossa dal coordinamento nazionale in preparazione della Conferenza nazionale Salute Mentale che sarà convocata dal Ministero della Salute a maggio 2021. Oltre 250 i partecipanti e più di 1.500 persone collegate con la diretta Facebook.
L’Assemblea si proponeva di aprire un ampio confronto e dibattito con gli operatori dei servizi di salute mentale, i familiari e le persone che utilizzano i servizi di salute mentale e vivono la condizione della sofferenza mentale, per costruire insieme un percorso condiviso che parta dai bisogni reali delle persone per una salute mentale di comunità orientata al pieno rispetto dei diritti umani e al riconoscimento dei diritti di cittadinanza (istruzione/formazione, casa, lavoro, reddito, relazioni sociali…).
In quattro ore di discussione, coordinata da Antonio Esposito e aperta dalla relazione di Gisella Trincas, si sono affrontate le questioni di più immediata attualità (come la salute mentale nell’emergenza, l’utilizzo dei fondi europei per la ripresa, ma anche l’annunciata ricostituzione dell’organismo di monitoraggio sul superamento degli Opg e sulle Rems, e le raccomandazioni per il superamento della contenzione) e come preparare la Conferenza di maggio.
È intervenuta Sandra Zampa, sottosegretaria alla Salute, che ha ribadito alcuni impegni del Ministero, in particolare: convocare la Conferenza a maggio 2021, seguire l’applicazione della recente Circolare ministeriale rivolta alle strutture residenziali nell’emergenza, l’emanazione di un DM per la ricostituzione dell’organismo di monitoraggio sul superamento degli Opg, far approvare le Raccomandazioni per il superamento della contenzione. Impegni per i quali ha chiesto una partecipazione critica e collaborazione. È quindi intervenuto mons. Vincenzo Paglia, presidente della commissione ministeriale per la riforma dell’assistenza alle persone anziane. Si è poi aperto il dibattito: 32 interventi di operatori, familiari, cittadini utenti dei servizi, concluso da Stefano Cecconi del coordinamento nazionale della Conferenza.
Obiettivo centrale resta – ancora oggi ispirato dalla legge 180 – l’affermazione di un modello di salute mentale di comunità, capace di considerare tutti i determinanti di salute e di malattia, e quindi di agire in modo interdisciplinare, per l’affermazione dei diritti sociali e civili delle persone e sulla partecipazione di operatori, familiari, cittadini utenti.
Le associazioni promotrici della Conferenza sono state invitate ad aderire all’Appello e alla mobilitazione sull’utilizzo dei fondi UE per la salute: Piano nazionale ripresa e resilienza (PNRR), uno schiaffo alla sanità pubblica: briciole alla salute della popolazione.
L’impegno del coordinamento nazionale è ora di raccogliere gli stimoli e le proposte emerse dal dibattito per organizzare delle Tappe di preparazione alla Conferenza, con seminari tematici convocati tra gennaio e maggio.