Il 18 gennaio 2020 si terrà a Milano il convegno Pratiche psichiatriche, forme della cura e psicologia analitica, giornata che si propone come una introduzione e una prospettiva per il ciclo di seminari ECM di quest’anno.
La psicologia analitica comincia a nascere durante il lavoro di C.G. Jung al Burghölzli di Zurigo, in anni in cui nello stesso ospedale, intorno alla figura di E. Bleuler, si raccolsero, oltre a Jung, studiosi quali L. Binswanger, H. Rorschach, K. Abraham. Su proposta di Bleuler Jung prese contatti con Freud. Il Burghölzli, manicomio per malati curabili, voleva rappresentare un esempio di ospedale in cui si praticava il trattamento morale, sugli esempi di Pinel e soprattutto S. Tuke.
Il film documentario L’Orizzonte del Mare di Maurizio Salvetti mostra bene il lato oscuro e le contraddizioni in cui degenerò quella psichiatria, alla quale, in Italia, si oppose l’opera di radicale revisione avviata da F. Basaglia e dai suoi collaboratori con l’introduzione nel 1978 della legge 180.
Durante la mattinata verranno discussi alcuni dei punti critici messi a fuoco dal documentario, in modo da offrire un’introduzione ai successivi seminari ECM, che si occuperanno di alcuni temi chiave della psichiatria di oggi, nel suo continuare a muoversi, nel labile confine tra normalità e follia, all’interno delle stesse – forse ineliminabili – contraddizioni, tra malattia e devianza, esclusione e partecipazione, cura e controllo, buone e cattive prassi.
Guidati dalla massima junghiana Ars requirit totum hominem, si intende riflettere criticamente sui contributi che la psicologia analitica può fornire alla forma delle cure psichiatriche – nonché, viceversa, sull’arricchimento che può derivare alla psicologia analitica dal confrontarsi con i problemi della salute mentale e del trattamento delle patologie mentali più gravi.
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