…basta rompere lo specchio
impazzire è come attraversare lo specchio. nulla cambia, apparentemente sei ancora tu, eppure tutto è alla rovescia, e non sei che l’ombra di te stesso. vorresti tornare in te, di là, nel mondo reale, ma oramai questo è impossibile.
dopo un po’, se hai culo, se sei ben curato e assistito, puoi forse smettere di essere un riflesso, ma poichè non puoi più tornare dall’altra parte del vetro, della tua sostanza originale, succede piuttosto che diventi lo specchio stesso, il limite lungo il quale salute e malattia si fronteggiano. sai di non poter più dire di star bene, perchè è la volta buona che finisci in ospedale, ma allo stesso tempo sai che non puoi nemmeno più dirti malato, perchè sarebbe puro vittimismo. sano tra i malati, e malato tra i sani, te ne stai lì, a riflettere, nella tua nuova condizione specchiante, come in attesa di un proiettile vagante che ti mandi in frantumi.
(Alberto Fragomeni, Dettagli inutili)