Ogni storia è un piedistallo che ci permette di spostare più in alto il punto di vista e osservare il mondo oltre il confine delle cose a noi più prossime. Spingersi un po’ più in su per guardare un po’ più in là, raggiungere cime che non conoscevamo per allargare il nostro orizzonte. La terza edizione di Mosto, il succo delle storie, è dedicata alle Grandi Altezze, che ci permettono di sollevare cuori e sguardo.
In occasione di Mosto (il succo delle storie), rassegna che incrocia le arti e i mestieri della narrazione e che, attraverso l’esperienza e le professionalità di romanzieri, narratori, attori e registi, giornalisti e autori, racconta la forza e la semplicità dell’arte più antica e conosciuta di sempre, quella di raccontare storie, oggi, venerdì 6 settembre 2019, alle 20.30 andrà in scena (tra parentesi) la vera storia di un’impensabile liberazione, spettacolo teatrale di Massimo Cirri e Peppe Dell’Acqua. Gorizia, 16 novembre 1961. Un medico di 37 anni entra nel manicomio di Gorizia. Ci sono viali alberati, muri, reparti, e porte chiuse. Lui si chiama Franco Basaglia: sarà il nuovo Direttore. Quello che vede lo disorienta e lo sconcerta. Di fronte a tanta violenza vorrebbe scappare via. Per restare, non può che scommettere il suo potere di direttore per cambiare ogni cosa. Cirri e Dell’Acqua raccontano un po’ di questa Storia e dei suoi mille intrecci e delle tante storie minime di uomini e di donne che l’internamento hanno vissuto. Una storia che non è finita, che non potrà mai finire.
L’evento si inserisce in una tre giorni d’estate in una valle ai piedi dell’Appennino in cui il mestiere di raccontare, ascoltare e condividere le storie si mostra sia nelle sue componenti più conviviali come il racconto orale, la tavola e il buon bere, sia in quelle più raffinate: la messa in scena, la scrittura e la musica.
Tutti gli eventi della rassegna sono ad ingresso libero e su prenotazione.