La chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari annunciata ufficialmente dal Governo è un evento storico per l’Italia che conferma, dopo la chiusura dei manicomi decisa con la riforma Basaglia, di essere all’avanguardia nella legislazione per il diritto delle persone alla tutela della salute mentale.
Si tratta di un risultato ottenuto grazie a una proficua e dialettica collaborazione fra società civile e Istituzioni e al lavoro di tanti operatori. Che dimostra quanto sia preziosa la partecipazione democratica nei processi di cambiamento e innovazione.
In questo senso il Comitato stopOPG ha svolto un ruolo fondamentale.
Nel complesso e difficile processo di chiusura degli OPG dobbiamo riconoscere un ruolo decisivo al Sottosegretario alla Salute Vito De Filippo, nei mesi in cui ha presieduto l’organismo di coordinamento per il superamento degli OPG e al Commissario Franco Corleone che ha svolto un lavoro straordinario.
Ora, con la chiusura definitiva degli OPG possiamo aprire una nuova fase, assegnando alle Rems un ruolo utile ma residuale, e puntando decisamente al potenziamento dei servizi di salute mentale e del welfare locale, costruendo così concrete alternative alla logica manicomiale, per affermare il diritto alla salute mentale e alla piena e responsabile cittadinanza per tutte le persone, senza distinzione, come vuole la nostra Costituzione.
Riteniamo positiva la decisione del Governo di mantenere attivo un organismo istituzionale di monitoraggio sul superamento degli OPG, che chiediamo sia aperto al contributo della società civile e nel quale ci rendiamo da subito pronti a partecipare.
Per questo l’impegno di stopOPG prosegue con il Viaggio attraverso le Rems e tra pochi giorni sarà convocata l’Assemblea dei promotori di stopOPG.
p. stopOPG
Stefano Cecconi, Giovanna Del Giudice, Denise Amerini, Patrizio Gonnella