Carissimi, carissime,
purtroppo altri impegni mi hanno impedito di essere presente personalmente alle giornate del Forum.
La FP CGIL è uno dei soggetti che, ormai 12 anni fa, ha fortemente voluto la nascita del Forum.
Oggi ci troviamo in un contesto di riduzione delle risorse destinate alla sanità e di tagli al personale, che vede il proprio contratto di lavoro scaduto da 6 anni, e penalizzato dal blocco delle assunzioni.
A fronte di una politica che spaccia accorpamenti e riduzione dei servizi per razionalizzazioni, e lascia le persone più deboli sempre più sole e prive di cure (basti pensare a quante persone ormai rinunciano a curarsi perché non ne hanno i mezzi), la Funzione Pubblica CGIL non può che rimettere nuovamente al centro i valori fondativi del documento programmatico del 2003: ridurre la dissociazione fra enunciati e pratiche.
Per far questo, è necessario aprire una vertenza generale.
Con una rinnovata alleanza fra operatori e utenti dobbiamo rivendicare con forza la destinazione di risorse ai Dipartimenti di Salute Mentale.
Dobbiamo forzare per ottenere dotazioni adeguate, anche attraverso l’assunzione dei tanti precari che garantiscono i servizi.
E dobbiamo porre con insistenza alla politica, alle istituzioni e al Governo, la necessità di procedere immediatamente al rinnovo del contratto insieme al tema dell’organizzazione dei servizi e delle pratiche: penso agli SPDC no restraint, all’obiettivo irrinunciabile e improcrastinabile della assoluta abolizione di pratiche di contenzione.
Penso pure ai Centri di Salute Mentale aperti nelle 24 ore, tutti i giorni dell’anno, e a processi di integrazione vera con il privato sociale, a garanzia di percorsi di presa in carico e riabilitazione e reinserimento.
Per questo, occorre potenziare le politiche territoriali, uscire dalla logica che pone al centro il ricovero e l’SPDC.
Sappiamo che parlare di cura, e non di prevenzione e riabilitazione, porta un aumento delle spese, e che le risorse oggi sono quasi interamente spese per ricoveri in SPDC e in case di cura o comunità che riproducono logiche di separazione, custodia, contenimento.
Il nostro obiettivo è quello di ridurre le disuguaglianze, ma le politiche di questo governo non vanno in questo senso.
Per questo c’è bisogno di una vertenza generale, che riporti al centro i diritti di operatori e utenti, che promuova cittadinanza.
Il lavoro fatto con il Forum in questi anni è stato appassionante.
Grazie alle attività del Forum ho ampliato anche le mie conoscenze e ho aperto la mia mente a orizzonti che mi sono stati di supporto in tutto il lavoro politico fatto in sanità e per la salute.
E’ diventata una mia priorità la promozione di servizi di qualità, che mettano al centro i bisogni del cittadino, eliminando le disuguaglianze, dando voce ai più deboli, lottando contro lo stigma.
Per questo devo ringraziare Giovanna, per il prezioso lavoro svolto, per il sostegno e la partecipazione a momenti importanti dell’attività della categoria. Ricordo il lavoro comune che ha portato alla carta dei diritti di operatori ed utenti, e all’appello “ogni persona per ciò che è nel rispetto della propria dignità e libertà” sulle 10 questioni fondamentali in salute mentale.
Saluto Vito, che sicuramente, per l’impegno che lo contraddistingue, anche all’interno della categoria, saprà portare avanti e valorizzare il lavoro comune, restituendo protagonismo agli operatori che la categoria è fiera di rappresentare.
Gli auguro un lungo e proficuo lavoro, che sicuramente ci vedrà ancora insieme in appassionate e appassionanti battaglie.
Buon lavoro a tutti,
Rossana Dettori