Chiusura Opg: niente proroga, commissariamenti regioni, bene dichiarazioni De Filippo. Può iniziare nuovo percorso
28 marzo 2015 – Chiusura Ospedali Psichiatrici Giudiziari: condivisibili le dichiarazioni del sottosegretario De Filippo – cui va riconosciuto di aver agito con impegno e determinazione in questa vicenda – che esclude con fermezza la proroga alla chiusura degli OPG e che annuncia commissariamenti per le regioni che non sono pronte. Difficoltà e ritardi non possono arrestare una riforma di questa portata. Ora inizia nuovo percorso, per ridurre drasticamente le Rems e attivare percorsi di cura nel territorio fuori da ogni logica manicomiale. E per cancellare il trattamento speciale destinato ai “folli rei” voluto dal Codice Rocco. p. stopOPG Stefano Cecconi, Giovanna Del Giudice
Opg: De Filippo, “niente proroghe, chiusa pagina vergognosa” = (AGI) – Roma, 27 mar. – “Il Governo dopo anni ha assunto una linea netta: no a proroghe per il superamento degli Ospedali Psichiatrici. E’ una storia desueta, intollerabile per un Paese come l’Italia”. A parlare all’AGI sulla definitiva chiusura degli Opg il 31 marzo, e’ Vito De Filippo, sottosegretario alla Salute. Diverse Regioni non sono ancora pronte, ma, hasottolineato De Filippo, “per i territori dove non verranno superati gli Opg, saranno attivate procedure commissariali. E’ stata una collaborazione interministeriale – conclude il sottosegretario – un operoso lavoro per chiudere questa pagina vergognosa per il nostro Paese”. (AGI)
CARCERI: STOP OPG, RISPETTO DATA CHIUSURA E’ PASSO IN AVANTI PER DIRITTI = Comitato, necessario fare di più come investire in servizi del welfare, nel lavoro degli operatori e in volontariato. Roma, 27 mar. (AdnKronos) –
“Quattro giorni al 31 marzo: se, come afferma con chiarezza il sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo, davvero si rispetterà la scadenza per la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, il nostro Paese compirà un altro passo in avanti per affermare diritti e cittadinanza di uomini e donne finora esclusi”. E’ quanto affermano Stefano Cecconi e Giovanna Del Giudice del Comitato stopOpg.”Ma non basta chiudere gli Opg – osservano Cecconi e Del Giudice – come non bastò chiudere i manicomi: bisogna investire nei servizi del welfare, nel lavoro delle operatrici e degli operatori, nel volontariato e nella partecipazione, per costruire nelle nostre comunità risposte concrete al diritto alla cura, alla salute e all’inclusione sociale. Intanto la staffetta del digiuno di stop Opg continua”.
Vedi anche: Opg, Cgil: se necessario Governo commissari regioni