A Firenze, il 24 gennaio 2015, si è svolto un incontro del Forum Salute Mentale. All’incontro erano presenti vari Forum regionali: Toscana, Campania, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Marche, Emilia Romagna, Abruzzo, Lazio. Erano presenti Stefano Cecconi, CGIL e StopOpg nazionale e Denise Amerini CGIL-FP e responsabile nazionale Salute Mentale. Complessivamente erano presenti circa 60 persone.
L’incontro è stato molto intenso e partecipato. Sono intervenuti quasi tutti i partecipanti pur nella ristrettezza del tempo a disposizione.
La necessità di rilanciare l’attività del Forum è stato un tema dominante.
In questi anni, dopo il Forum nazionale dell’aprile 2013, l’impegno prioritario del Forum è stato speso nella campagna StopOpg, riconoscendo nei temi portati avanti e nelle modalità con cui si chiuderanno gli Opg una centralità per la completa attuazione della riforma psichiatrica. Oggi, a due mesi dalla data di chiusura degli Opg, l’impegno del Forum deve continuare in questa campagna ma anche appare prioritario riaccendere le luci sui servizi, sui dispositivi organizzativi, sulle pratiche della salute mentale.
Bisogna riaprire una discussione con gli operatori dei servizi, in particolare con i giovani che non hanno attraversato il periodo della deistituzionalizzazione, con le associazioni, con le cooperative, con la politica.
A partire dal documento costitutivo del Forum, opportunamente da aggiornare pur nella sua, sempre, attualità, “quelli come me, che non operano più nei servizi pur continuando attivamente a impegnarci e a lavorare sui temi della salute mentale ” dovremmo fare un passo indietro, a partire dal ruolo di portavoce nazionale, restando disponibili e a continuare a dare il nostro contributo. Questa la sostanza dell’intervento di Giovanna Del Giudice.
Esplicitare meglio, scrivere di più, insegnare di più la Salute Mentale – e non la Psichiatria clinico-diagnostica – è un compito da cui non possiamo derogare, adesso più che mai, è stato il tema dell’intervento di Luigi Benevelli.
Temi importanti come il ruolo delle cooperative, l’utilizzo delle risorse da parte dei DSM, le pratiche della contenzione e delle porte chiuse degli SPDC, i CSM ridotti a meri ambulatori eroganti farmaci, i pazienti più “difficili” collocati in comunità con processi di neo-istituzionalizzazione e con un uso distorto delle risorse.
Su questi temi sono intervenuti in tanti: da Peppe Dell’Acqua, Gennaro Pisano, Matteo Impagnatiello, Anna Poma, Claudio Ascoli, Vito Inserra, Giovanni Rossi, Piero Cipriano, Bruna Bellotti ,Valerio Canzian, Fabrizio Starace, Angelo Cicatiello.
Il tema specifico del rapporto tra psichiatria e giustizia ed il ruolo della magistratura, il ruolo dei periti dei tribunali, sono temi su cui è intervenuto Michele Passione.
Con molta puntualità è stata descritta tutta la fase del superamento degli OPG, del punto in cui ci troviamo oggi, e degli scenari possibili tra poche settimane, da parte di Stefano Cecconi, senza dimenticare l’avventura che ha visto protagonista Peppe Dell’Acqua oltre Stefano stesso: il viaggio di Marco Cavallo.
Infine Denise Amerini ha sottolineato il ruolo importante che bisogna recuperare con gli operatori dei servizi, che sono tanti e troppo spesso senza riferimento alcuno, nè sulle pratiche nè sulle teorie della salute mentale.
In conclusione l’indicazione e l’obiettivo che ci siamo dati è il rilancio delle buone politiche per la salute mentale, senza smettere l’impegno per chiudere gli OPG, iniziando da oggi a lavorare per un grande forum nazionale da tenersi in primavera, a Pistoia, intorno alla metà di maggio.
I temi emersi nell’incontro ristretto di Firenze saranno i temi da approfondire nel prossimo Forum nazionale.
Da questo momento il cammino verso il Forum nazionale di Pistoia è aperto.
Vito D’Anza