A più di un anno dalla approvazione della delibera di Giunta Comunale n°15/2013 per l’istituzione della Funzione di Osservatorio per la Salute Mentale, l’Associazione Sergio Piro ed il Comitato di Lotta per la Salute Mentale chiedono con forza che alle tante parole e promesse spese nel corso degli ultimi mesi seguano immediatamente i fatti.
L’inaudita gravità della condizione dei sofferenti psichici a Napoli e l’aggressione di fatto delle istituzioni sanitarie nei confronti dei sofferenti medesimi, impongono l’immediata nomina del direttivo dell’Osservatorio, conditio sine qua non affinchè questo strumento di monitoraggio, trasformazione e critica delle basi teorico-pratiche delle prassi operative in campo psichiatrico, cominci finalmente a vivere sul territorio partenopeo.
Esso dovrebbe occuparsi immediatamente:
1. Di tutte le forme di assistenza negata, differita o palesemente trasformata in atti violenti, quali l’uso improprio e diffuso del tso, l’abuso di psicofamaci e l’uso della contenzione fisica meccanica.
2. Della cronicizzazione della sofferenza psichica attraverso il ricovero in case di cura private sotto mentite spoglie.
3. Dello straordinario e ingiustificato prevalere di pratiche medicali nella trasformazione positiva di tutte le forme di sofferenza e della pressocchè totale assenza di ogni forma di trattamento lungo psicologico.
4. Della estrema selezione dell’utenza, del non ascolto di coloro che soffrono per mancanza del lavoro, per esclusione sociale, per negazione dei diritti di cittadinanza.
5. Della esclusione della follia dall’inserimento attivo nei sistemi produttivi sociali, nei circuiti lavorativi.
6. Dello smascheramento del ruolo assunto oggi dalla psichiatria nel controllo della sofferenza e del suo imprigionamento attraverso pratiche di normalizzazione, sommersione farmacologica e contenzione fisica.
7. Dell’istigazione dei sofferenti psichici alla lotta contro tutte le forme di oppressione esterne nella società ed interne nella loro interiorità attraverso la lotta politica e la pratica gruppale dell’ autoaiuto.
Come già denunciato nel corso di svariate iniziative di lotta messe in campo da più di due anni a questa parte, iniziative che hanno visto scendere in piazza sofferenti psichici, familiari, disoccupati, studenti, operatori sociali, psicologi e psichiatri, chiediamo ancora una volta la piena ed immediata attuazione della delibera.
Incomprensibili ritardi rendono fino ad oggi quella delibera una splendida carta inutile. I sofferenti psichici ricevono ormai come cura solo psicofarmaci e qualche blanda attività di intrattenimento psicoterapico. Il numero ridotto di operatori rende impossibile ogni attività di cura individualizzata, ogni progetto domiciliare, ogni inserimento nel mondo lavorativo. La psichiatrizzazione del sofferente è divenuta la regola, il ricorso al ricovero ospedaliero una costante, la sommersione farmacologica ed il contenimento fisico la risposta medica al disagio. A questi aggiunge l’uso disinvolto, che spesso sfocia nell’abuso, del TSO senza la notifica del provvedimento emanato dal Sindaco a chi vi è sottoposto, impedendo così a ognuno la possibilità di conoscere gli atti e di potervici opporre (così come previsto da legge).
Facciamo pubblicamente presente che subito all’indomani della delibera, come Associazione Sergio Piro e Comitato di Lotta per la Salute Mentale abbiamo inutilmente inviato i nominativi dei componenti del direttivo dell’Osservatorio. Abbiamo altresì partecipato all’assemblea indetta dall’ex assessore Tommasielli presso palazzo San Giacomo il 17 giugno scorso, nonostante quest’ultima (molto scorrettamente) non abbia invitato proprio il Comitato, parte attiva nell’ideazione e nella prosecuzione della vertenza per l’istituzione dell’Osservatorio stesso.
Nel concitato finale dell’assemblea pubblica, l’ex assessora promise di riconvocare, per il mese di settembre scorso, un nuovo incontro, allargato anche ad altre realtà esistenti sul territorio cittadino, eventualmente interessate all’argomento, oltre che alla cittadinanza.
Abbiamo atteso invano questa scadenza, per altro chiedendo più volte le ragioni del silenzio dell’istituzione e della mancata convocazione, abbiamo ancora una volta sollecitato l’attivazione dell’Osservatorio, ma tutt’oggi non abbiamo ricevuto risposta.
Ancora una volta ribadiamo che l’Osservatorio per la Salute Mentale deve nascere, deve poter operare, deve aprire una fase nuova nei rapporti tra sofferenza psichica (di qualunque natura essa sia), cura istituzionale, partecipazione dei cittadini sofferenti e dei loro familiari alla trasformazione positiva ed evolutiva del disagio psichico e sociale.
Chiediamo con urgenza un incontro con l’assessore competente e con la vicepresidente del consiglio comunale, avv. Elena Coccia, rigettando con forza l’idea che il progetto resti lettera morta.
Associazione Sergio Piro
Comitato di Lotta per la Salute Mentale