Ciao mi piace il vostro sito ed è per questo che ho deciso di scrivervi e testimonarvi la mia vicenda. Spero non vi disturbi se ve la racconto: nel ’71 avevo nemmeno vent’anni e per mia disgrazia fui ricoverato in una clinica psichiatrica con la diagnosi di schizofrenia ebefrenica, da allora fino al ’93 è stato un’ininterotto susseguirsi di ricoveri coatti, carcerazioni, anche in 0.p.g. e cure obbligatorie. Poi durante l’ultimo t.s.o.presso il reparto psichiatria dell’ospedale della mia città, nel tentativo di uscire da quella situazione chiamai un’albergatore mio conoscente di non tanto chiari affari pregandolo di interferire presso i medici garantendo che sarei andato presso di lui a lavorare ed ad alloggiare, e miracolosamente così fu. Non ti dico la faccia della dott.ssa la quale mi aveva firmato il t.s.o. nel vedermi girare per la città alla guida della macchina del suddetto albergatore mentre facevo da chaffeur a qualche cliente o per altri servizi. Per un’anno stetti presso quel luogo, con una misera paga (15000£ al giorno piu un pasto a pranzo, una cameretta, qualche mancia e stop così) ma con la grande soddisfazione (che proprio non è poco) di aver cambiato la mia vita per sempre, infatti già dai primi mesi non fumavo nè bevevo più, per me che vivevo per strada chiedendo l’elemosina e raccogliendo le cicche oltre a bere whisky (quando c’era qualche soldo, per non parlare di droghe di cui favevo uso fino al ’79) a colazione, era un’altro mondo; adesso da sette anni ho smesso anche di bere caffè, cosa che ritengo inpensabile per i più. Dopo un’anno ho trovato un’alloggio popolare che ho lasciato dopo dieci anni ed altri lavori, prima dipendenti da imprese e poi per conto mio, anche se non sono diciamo così decollato come impresa e riesco appena a sopravvivere per i miei fabbisogni e la mia indipendenza, ma la gioia di tornare alla vita era ed è così tanta che mi fà accontentare di quello che ho. Questa è la sintesi della mia vita che tutto sommato quando mi guardo intorno nel confronto dei valori materiali è da considerarsi un vero e proprio buco all’acqua ma se si considera il declino dell’umanità che io vedo e magari gli altri no, ma la matematica non è un’opinione, allora mi sento almeno un pò migliore degli altri (senza presunzione nè falsa modestia) e questo mi conforta e mi consola di tutte le pene passate nei migliori anni che un’essere umano dovrebbe passare in salute e felicità e che invece io ho passato ingiustamente rinchiuso e curato. Ho voluto testimoniarvi questo anche con la speranza di coinvolgere qualcun’altro in questo “buco all’acqua”. Sperando di non avervi tediato e magari di trovare da parte vostra considerazione termino qui inviandovi i miei migliori e cordiali saluti.
Giovannino