Sono i “piccoli opg” regionali il vero cruccio di Marco Cavallo. L’impegno di tutte le componenti di StopOpg dal gennaio 2012, dalla legge svuota carceri ad oggi, ha tentato di provocare capacità critica per avviare una resistenza che, al momento, alle battute finali (?) deve mostrare tutta la sua forza.
Continuiamo ad aver presenti le profezie conseguenti alla dichiarazione di chiusura degli OPG: i piccoli, temuti, nuovi manicomi, benché ridimensionati nel numero e nella diffusione possono diventare realtà. Fummo facili e tristi profeti allora e fu necessario arginare le spinte ministeriali e la lusinga del denaro da spendere per riprodurre modelli e strumenti di una psichiatria arcaica e mai veramente dimenticata. Tra nuove costruzioni in cemento armato, recuperi di vecchie carceri, anche quelle di massima sicurezza dismesse, e ottocenteschi istituti caritativi abbiamo rischiato di assistere a un festival dell’orrore e dell’insensatezza. La legge 81 e l’impegno della commissione del senato possono tenere lontano questi rischi. E il digiuno vigilante di Stopopg.