“87 ore”, il documentario di Costanza Quatriglio sulla fine di Francesco Mastrogiovanni. Bello, asciutto. Andrà in televisione, su Rai 3 lunedì 28 alle 23,50. Quello che colpisce vedendo il documentario (più che le immagini viste in tv e altre viste nei vari siti) è ciò e chi sta attorno a Mastrogiovanni, i muri, i letti, gli armadietti, le donne e gli uomini che non mancano nella “assistenza” a Mastrogiovanni e ci si chiede: come è possibile che non mostrino alcuna reazione. Giustamente il pm in appello dice che gli infermieri non sono automi al servizio dei medici – la giustificazione di tutti i criminali nazisti – ma sono professionisti con una loro responsabilità. Avremmo dovuto aggiungere: sono esseri umani. Anche la donna delle pulizie è un essere umano: come può passare la scopa, cancellare le macchie di sangue e passare oltre… Tra l’altro è devastante il passaggio tra una condizione e l’altra: Mastrogiovanni è tranquillo, s’aggira senza dare alcun segno di nervosismo in corridoio, va a prendersi da mangiare, si siede…. poi arrivano due infermieri lo costringono a distendersi e lo legano. Pazzesco.
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