ho il compito di convocarvi alla riunione di Viareggio per venerdì 8 febbraio nella sede della Croce Verde in via Garibaldi, 171.
Saremo ospiti del forum Versilia. Indicazioni ulteriori per viaggi, alberghi e altro utile verranno diffuse.
Dobbiamo riannodare fili, rincontrarci dopo tanto, preparare l’incontro romano di marzo. Riprendo la comunicazione della portavoce di qualche mese fa, aggiornandola.È l’anno del decennale. Il tempo è passato da quando un gruppo di persone, impegnate nel campo della salute mentale, decisero di dare luogo al Forum Salute Mentale.
Da allora il Forum si è riunito in assemblea nazionale 6 volte: a Roma, a Camaiore, a Milano, a Bari, a Paola, ad Aversa.
A rileggere oggi il Documento Fondativo (bisogna farlo – vedi allegato), si coglie con amarezza che quel Documento potrebbe essere riproposto oggi. Tutti i temi dei singoli paragrafi sono attuali, con la stessa urgenza e la stessa drammaticità di allora.
Anzi, su alcune questioni che ci sembravano cruciali, e non rinviabili nella loro urgenza, registriamo perfino un arretramento. Solo per ricordare:
la drammaticità della contenzione e lo stravolgimento, nell’uso ordinario, piatto e banale, di strumenti di garanzia come il TSO e l’Amministrazione di sostegno;
la svolta a rischio di regressione del percorso di superamento degli OPG;
la devastazione dell’organizzazione dei servizi nella scia di politiche regionali che facciamo fatica a comprendere;
l’uso di risorse, se non limitato, sempre consumato in politiche senza prospettiva e di negazione del protagonismo e della possibilità delle persone.
Credo che questi debbano essere i temi da discutere a Viareggio in vista dell’incontro di marzo.
A fronte di ostacoli e resistenze, evidenti oggi più che mai, non si può non rilevare con gioia, proprio con gioia, la partecipazione delle persone con l’esperienza del disturbo mentale, la crescita del protagonismo attivo, autonomo e indipendente; il coraggio, la forza, la capacità di essere sulla scena.
Malgrado tutto, tante buone pratiche sono radicate e diffuse e resistono. Altre si vanno strutturando. Non possiamo non riconoscere la forza delle svolte che si sono prodotte e che rappresentano la demarcazione solida dalla quale muoversi, con consapevolezza: l’internamento è finito e nessuno immagina di riproporlo (a parte alcuni parlamentari inqualificabili); non parliamo più di interdizione; la triangolazione malattia–pericolosità–istituzione sembra visibile a tutti e, quanto meno, rappresenta un’interrogazione attuale, viva e contraddittoria; stiamo comunque discutendo della fine degli ospedali psichiatrici giudiziari; reti di servizi sono presenti su tutto il territorio nazionale; opportunità abitative, lavorative, formative, emancipative possono essere alla portata di tutti (il Forum spesso diventa una formidabile cassa di risonanza di esperienze impensabili); l’immagine delle persone che hanno ricevuto una diagnosi psichiatrica, tra la gente comune ha assunto uno spessore molto più vicino alla vita quotidiana.
Nelle periferie come nel centro delle nostre città, nei piccoli paesi come nelle floride cittadine del centro-nord è possibile rilevare idee, politiche, pratiche che sono cambiate o che tentano faticosamente di avviare il cambiamento.
Di fronte all’autenticità (e alla radicalità) del cambiamento, là dove si produce, di fronte all’evidenza delle “buone pratiche” dobbiamo essere capaci di vedere e di interrogarci: che cosa è cambiato veramente?
Le ragioni per incontrarci ci sono tutte.
Ragioni per riproporre analisi e buone pratiche, parole sensate e denunce, nuove alleanze e sguardi curiosi.
Ragioni per ricercare con interlocutori politici e amministratori sono evidenti e credo urgentissime. Per non parlare dell’assenza di Ministri e Funzionari ministeriali, se si esclude la Commissione d’inchiesta del Senato.
La recente pubblicazione del piano di azione nazionale per la salute mentale non affronta nessuno dei problemi che abbiamo individuato. Al contrario si legge nel documento un’evidente riproposizione di psichiatrie e di paradigmi che di fatto si sono posti e si pongono di traverso sul cammino di una autentica ricerca e realizzazione di cambiamento.
Le elezioni parlamentari e regionali quando ci incontreremo a Roma avranno chiarito il quadro. Sapremo già chi ci governerà. E il massimo impegno dovremo riservarlo per riannodare fili, relazioni, scambi con parlamentari, governatori, amministratori.
Speriamo bene.
Ora con certezza possiamo dire che ci vedremo a Roma, nella sala congressi Frentani, mercoledì 20 e giovedì 21 marzo.
La CGIL, una delle componenti che hanno fondato il Forum, mette a disposizione la sala convegni che, forse ricorderete, fu il luogo del convegno di fondazione, nel 2003.
Due giorni che forse saranno strettissimi, vista la grande quantità di argomenti che dovremmo portare all’ordine del giorno e di persone che hanno espresso, in diverse occasioni, la volontà di esserci e parlare.
Se a Viareggio riusciremo a riconnettere la vasta rete del Forum e lavorare tutti insieme, il tempo a disposizione, di per sé molto stretto, può diventare sufficiente.
Da più parti, ma questo rappresenta un ulteriore grande impegno, si sente la necessità di allargare la partecipazione, ascoltare e confrontarsi con quanti, in organizzazioni diverse, dibattono e s’impegnano sugli stessi temi.
Il Forum è nato proprio con questa intenzione: organizzare una piazza dove l’incontro e la discussione tra tutti, ma proprio tutti, può essere possibile.
Il lavoro di Viareggio dovrà spendersi per stimolare e garantire la presenza di ognuno e di tutti al convegno di Roma.
È molto importante segnalare la vostra presenza. Anzi sarebbe importante una mail di risposta da parte di tutti quanti in indirizzo che dica della presenza o al contrario dell’impossibilità.
E bene sarebbe raccogliere qualche singolare indicazione, sottolineatura, urgenza.
Un abbraccio
Peppe Dell’Acqua
1 Comment
Conoscere la storia e promuovere salute mentale
Non potrò partecipare alla riunione di Viareggio perchè nella stessa data devo presenziare ad un evento che ho contribuito a promuovere per sostenere la campagna elettorale di Nicola Zingaretti per la presidenza della Regione Lazio.
Mi piacerebbe tuttavia che si parlasse della necessità di inserire tra gli argomenti del Forum anche il tema delle “pratiche di promozione della salute mentale” attraverso percorsi educativi e di ricerca realizzati come il Museo Laboratorio della Mente anche da altre realtà italiane.
Credo che sia necessario rafforzare questa rete di valori e di esperienze che vedono Trieste, Roma, Reggio Emilia, Bologna, Torino, Cuneo, Venezia, Siena ecc. da anni protagonisti ma non ancora collaborativi. Dobbiamo dare un nuovo impulso ai diversi tentativi già sperimentati, l’ultimo a Trieste nel 2010 nell’ambito dell’Incontro Internazionale Che cos’è salute mentale? Mi offro, se i compagni del Forum sono d’accordo, ad organizzare una spazio di riflessione condiviso con altri amici e colleghi nel corso del Forum romano.
Pompeo Martelli