aversa
(© Antonio Tiso | Molo7 Photo Agency)

Comincia il viaggio di Marco Cavallo nel mondo di fuori per incontrare gli internati negli opg.

Il Cavallo Azzurro è la storia della libertà riconquistata dagli internati che ancora oggi ci parla di futuro, apre alla possibilità, invita a una scelta di campo.

Speriamo che il viaggio attraverso gli opg possa rafforzare, stimolare e provocare il desiderio e la memoria del cambiamento.

È necessario allontanare la smemoratezza che rischia di appiattire e cancellare dal presente ogni traccia del passato profondo.

Troppe voci tacciono. Coscienze morte.

La follia rischia sempre più spesso di essere associata alla pericolosità.

Il cavallo oggi è ancora più magico di allora e, tuttavia, rischia di tornare a essere rinchiuso, circondato da mura ancora più alte. Milioni di persone a cui ha restituito possibilità e libertà lo hanno reso più potente che mai di fronte ai letti di contenzione, alle porte chiuse, agli abbandoni, alle miserie dei luoghi della cura, e grida con tutto il fiato di cui è capace il suo corpo possente e meraviglioso: «Guardate che i pazzi sono persone e hanno diritto. Guardate che si guarisce. Tante persone che io ho conosciuto oggi lavorano e hanno famiglia. E pagano le tasse. Non è più pensabile che un’esperienza umana di sofferenza e di dolore faccia rischiare di diventare oggetto nelle mani di qualcuno. Oggetto legato, violato, ucciso. Non è più possibile che le persone, i familiari, gli educatori, gli psicologi, gli infermieri, gli assistenti sociali, i giovani psichiatri, i bravi amministratori restino soli. Non si può più tacere davanti all’orrore dei “manicomi criminali”».

Il cavallo azzurro è costretto a ricominciare sempre daccapo e così anche la sua storia va raccontata sempre dal principio. Anche questa volta si ricomincia. Lo dobbiamo soprattutto al bisogno di cambiamento e ai giovani. E che il viaggio di Marco Cavallo continui.

(in Marco Cavallo di Giuliano Scabia. Collana 180 archivio critico della salute mentale. edizioniABverlag- Merano)

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